James Ellroy - Dalia Nera
Un libro che mi è stato regalato da Claudia (grazie!), e che mi è piaciuto moltissimo! Mi ha aperto un mondo sul giallo noir e sulla scrittura tagliente, cruda e realistica di un autore che non conoscevo affatto: Ellroy. Un romanzo inventato, ma anche vero, tratto appunto da una storia vera, quella della scomparsa e del ritrovamento del cadavere di Elizabeth Short, uno dei tanti casi di omicidio irrisolti negli Stati Uniti.
La ragazza, trovata morta nel 1947, a soli 22 anni, fu soprannominata Dalia Nera (Black Dahlia), nomignolo che le fu dato per il suo vestirsi sempre in abiti neri, e per la sua passione per il film La dalia azzurra. Ellroy ripercorre la vita di Elizabeth scrupolosamente, indicando fatti e indizi reali, su cui ha basato un libro romanzo che può anche essere considerato verità. Molti dei fatti narrati sono accaduti davvero, e la ragazza prende nuovamente vita nei suoi racconti.
La storia è quella di due amici pugili, e del protagonista, che entrerà a far parte della polizia. Si appassionerà talmente tanto al caso Dalia Nera da farlo quasi suo, investigando anche quando ormai non c'è più da investigare, andando a cercare prove e lasciandosi travolgere da amori futili e inutili, che lo porteranno lontano dalla soluzione ma anche vicinissimo. Una scrittura cruda, viva e penetrante, senza mezzi termini, molto realistica e vera. Un autore che mi ha colpita moltissimo e le cui parole ti entrano dentro e trafiggono come un coltello. Un uomo che si mostra forte e deciso ma che attraversa insicurezze e fragilità come tutti gli uomini. Amori nascosti e passioni travolgenti, indizi irrisolti e un'unica ossessione: salvare Elizabeth, Beth, Betty, Liz, la Dalia, riportarla di nuovo in vita, renderle quella giustizia che le è stata negata, restituirle il corpo intatto come non si potrà mai fare, ridare nuova speranza alla vita.
Ellroy colora ogni parola, ogni riga, della sua personalità ferma, incostante, passionale e travolgente. Deve trovare l'assassino, lo deve fare, non può vivere con questa ossessione. E lo fa, con un finale inaspettato, perdendo fiducia e amicizia, andando contro tutto e tutti, ridando a Elizabeth una nuova vita e un corpo ancora intatto. Ma soprattutto, omaggiando sua madre, uccisa barbaramente in modo simile alla Dalia, ventinove anni dopo, queste pagine d'addio, in lettere di sangue.
1 commenti:
prego! e complimenti per la recensione :-)
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