L'intestino felice di Giulia Enders

Intestino felice


Anche se non sono solita leggere bestsellers di ultima uscita o libri saggi o romanzi, che dir si voglia, che scalano in breve tempo le classifiche, l'Intestino felice di Giulia Enders ammetto che mi aveva incuriosita non poco. Sarà che per me Sonzogno è una casa editrice di riferimento, sarà che la scrittrice è tedesca, o forse perché è laureata in medicina, ma mi attirava. L'ho letto in breve tempo, anche perché Giulia è brava, non c'è che dire. Sa conquistare con la sua scrittura semplice ma intelligente e non è per nulla una che se la tira, anzi, è simpaticissima. Una ragazza giovane, ancora dottoranda, che però riesce con parole semplici e d'effetto a colpire nel segno, conquistando il lettore con le sue battute dal fondo scientifico. Sì perché la ragazza è preparata, è amabile e si fa voler bene, come l'intestino, che sembra un organo oscuro e "brutto" ma in realtà è colmo di significati importanti e la vera base della nostra salute. Lui "sente" tutto: i nostri umori, lo stress, il cibo che gli ficchiamo dentro quando lo stomaco ha voglia di "qualcosa di buono"... insomma, il nostro intestino è un cervello a tutti gli effetti, e Giulia non sbaglia, dato che è chiamato anche "sistema nervoso enterico".
Sorrido alla lettura di questa ragazza piena di gioia ed entusiasmo, e normalmente ignara di ciò che le aspetta nel mondo lavorativo, che forse fa perdere, a lungo andare, la verve dell'emozione dell'aiutare gli altri, quella che ti spinge a scegliere percorsi di laurea e mestieri come il nostro. Ma la sua voglia di condivisione, di far partecipi tutti alla vita quotidiana intestinale è a dir poco sorprendente! 
Alla fine del libro ci sono tutte le bibliografie essenziali, che se si vuole si possono approfondire. Certo alcuni concetti sono molto personalizzati e non sempre condivisibili, ma al lettore che non ha un bagaglio scientifico questo non deve per nulla interessare, ogni riflessione personale può sicuramente aiutare a vivere meglio.
E allora viva l'intestino, l'organo più bistrattato del pianeta, che vi parla immensamente e vi ricorda che voi siete ciò che lui ha creato! In che senso? Non vi resta che leggerlo!

Chuck Palahniuk - Survivor



Io sono io e tu sei tu. E tu, che sei mio fratello, non sei me. E Felicity che sa tutto di tutti e di come va il mondo e di come vanno le cose a tutti chi è? Lei ride, sogghigna, ma è divertente sapere tutto prima di tutto sempre, ovunque, dovunque, comunque? 
Una storia di due fratelli, di due personalità persistenti, del fantasy spietato che si unisce al pratico, della ragione che non c'è, della pietà, della saggezza, del lavoro che rende felici (ma sarebbe meglio non lasciarsi prendere la mano), della schiavitù del pensiero, dell'impotenza, delle droghe, del sesso che manca, dei disturbi psichici e psicologici, degli assistenti sociali, dei giardinieri, camerieri e donzelle dalla facile apertura di gambe. Anche se non serve, anche se non interessa. 
Io, che facevo lo schiavo nelle case altrui, potando piante e rose, facendo i letti, cucinando per "loro", io d'improvviso, non si sa come, sono diventato un nuovo Truman Show. Senza personalità, senza caparbietà, soppresso nelle mie schizofreniche viltà, immerso nell'inconsapevolezza del tempo, rapito da chissà come dove e quando e ora, per pagare le colpe di un matrimonio non mio (pensavo fosse una invece era un'altra) ho deciso di far cadere un aereo. Ma un aereo pieno di gente, forse però la gente l'ho fatta scendere prima. Ancora non lo so, io se sono un dirottatore, o se la cameriera col cancro mi porterà davvero una torta che mi farà venire il mal di stomaco. Felicity lo sa, lei crea gli eventi dal nulla della sua mente malata ma effervescente. Noi ci ritroviamo quassù, con un vaso di ceneri da morto e una pistola dentro (perché chi ha il coraggio alla dogana di aprire un vaso da morto?) e siamo in ballo tra la vita e la morte, anche se lei dice che andrà tutto bene. Anche se lui dice: sfigurami, così mi renderai la grazia. Anche se tutti sono ignari e di come vanno le cose chi lo sa come funziona il mondo. Il mio, il suo, le crudeltà di cinematografi di parto, i bambini diventano spettatori traumatizzati delle ossessioni degli adulti. E poi, inconsapevolmente, anche se non guariscono dal male, uccidono. Ma loro mica pensano di fare chissà che cosa. Ammazzano e basta, che mica sempre è una cosa sbagliata, a volte è una vera salvezza... quindi, mentre l'aereo cade, pensate che io invece sono contrario. Ricordatelo alla scatola nera, la chiamano nera ma è rossa.

Un delirante Palahniuk alla stregua di Fight Club che si riconferma ai miei occhi con tutto il carisma visionario tipico di un autore unico e senza precedenti.


Bice e Carla Biagi - Casa Biagi

romanzo Casa Biagi
Le biografie mi affascinano da sempre e quando ho visto Casa Biagi non ho potuto che soffermarmi a guardare la copertina, incuriosita e intenerita dalla scelta della foto: un malinconico quanto ricco di profondità Enzo Biagi dagli occhi trasparenti e comunicativi. Una bio speciale però, scritta dalle figlie più grandi di Biagi: Bice e Carla.
Ho così cominciato con molta emozione questo viaggio affascinante nella vita di Enzo Biagi raccontata dalle figlie, cioè una vita vista dall'interno ma anche dall'esterno, perché non sempre i figli riescono subito a comprendere ciò che naviga nei cuori del loro genitori, se non in tarda età e forse mai fino alla fine. Un punto di vista diverso che non poteva non farmi pensare alla mia di famiglia e a quante volte i momenti per dire le cose ci sono e poi, invece, non vengono detti perché si pensa sempre di averne il tempo.
Enzo Biagi era bolognese e solo questo basta per riempire di fascino il mio cuore. Era una persona decisa e ricca di valori, non scendeva a compromessi, quindi per me un uomo ammirevole. In questo romanzo di vita, Enzo rinasce sotto una nuova luce che continua ad affascinare il mio animo. Le figlie raccontano la vita famigliare dall'incontro dei loro genitori, i rapporti tra di loro, i momenti facili e difficili del lavoro, la crescita, i nonni, gli amici famosi, gli spostamenti di città in città, la presenza-non presenza del padre a casa, i momenti difficili e le gioie, le austerità paterne bilanciate dal rapporto amichevole con la madre, i primi amori, i regali strambi di matrimonio, le gite all'estero e nelle case di vacanza, l'incontro con personaggi famosi per loro "amici" fino alle difficoltà in tarda età con i genitori, gli infarti di Enzo e la morte prima della madre e poi del padre.
Il tutto condito di parole tenere e affettuose che non lasciano spazio a banalità, intrise di ricordo che si fa affetto presente e rammarichi sempre velati da dolcezza e passione. Un romanzo in cui si sente ancora il sapore della vecchia Milano, il profumo delle lasagne, la spensieratezza dei prati di campagna, la genuinità dell'Emilia Romagna, sempre presente e mai assente nelle vite e nel cuore di questa famiglia così amabile. Un Enzo Biagi che viene descritto come duro e puro, geloso delle figlie, inamovibile nei principi eppure tenero e di estrema scioglievolezza con i nipoti... un uomo che ha regalato tanto alla famiglia e all'Italia, di profondo rigore morale e di una cordialità d'altri tempi. 
Il lavoro al centro di tutto, come il cuore, quel cuore vivo fino in fondo che, seppur aggiustato con i "cerotti" è riuscito a superare momenti umani difficili e a regalare fonda e profonda speranza a tutti coloro che gli sono passati vicino.
Un libro stupendo, ricco di umanità e di amore, di gioie e dolori di una bellissima famiglia, da sempre facente parte di un mondo lontano e irraggiungibile, che ha però mantenuto una semplicità e una genuinità da ammirare. E questo libro è un bellissimo regalo che Bice e Carla hanno fatto a suo padre e a noi. Brave! E grazie...

Nicola Zulli - Fili d'oro

Le poesie di Nicola Zulli, fotografo, artista ed archeologo, sono come una carezza. Ho avuto il piacere di leggere questa breve silloge che mi ha accompagnata durante alcuni giorni di vacanza e mi ha cullata come una dolce melodia. Non è facile per me leggere autori contemporanei sconosciuti che imprimono sulla carta i loro sentimenti sotto forma di poesia... e ancor più quando la poesia è enigmatica. Ma, nei meandri di un teatro sconosciuto, dove le emozioni si affacciano con lucida temperanza, è possibile scorgere una persona che vi si cela come un bambino dagli occhi speranzosi, un animale ingenuamente conquistato dalla vita, un viaggiatore. 

Scavare tra le parole per scorgerci l'amore non è difficile nelle poesie di questo autore che si nasconde tra le nuvole, guarda il mondo con malinconia sommessa, che grida senza rosa e senza spada. Come quel burattino, che cerca il bene nel male, che è ancora buono e che imperversa nella sua vocazione di benevolenza.

Davide La Rosa e Vanessa Cardinali - Zombie Gay in Vaticano

Ho avuto modo di conoscere Davide La Rosa e Vanessa Cardinali al Mantova Comics, complice la locandina, appesa in bella vista in entrata, del loro fumetto Zombie Gay in Vaticano. Ero con Claudia, che è stata naturalmente presa dal raptus di comprare questo fumetto anche soltanto per aggiungerlo alla sua collezione: il titolo era troppo allettante!
In effetti la cosa ha incuriosito molto anche me. Il breve fumetto ha una stupenda copertina ruvida di colore viola, il titolo in giallo e una serie di mani di zombie che gli si avvicinano con toni minacciosi...

Il fumetto, in bianco e nero, è il primo che ho letto dei due autori (per l'esattezza la storia è di Davide e i disegni sono di Vanessa). In bianco e nero, disegni minimal ma decisamente efficaci e una storia tutta da gustare: cosa può succedere quando un nuovo papa viene eletto se si fa parte di una comunità gay? 

Chiedi alla luna di Nathan Filer


Chiedi alla luna Nathan Filer
Ogni famiglia ha il suo albero genealogico. Quella di Matthew è composta da mamma e papà, il fratello Simon, la nonna Noo, il fratello di nonna Ernest, le zie Jacq e Mel e i cugini Sam, Peter ed Aaron. Simon è il suo fratello maggiore, dalla tonda faccia di luna, che riesce sempre a strappargli un sorriso. Simon è affetto da ipotonia (n. condizione di ridotta tensione muscolare), il che lo rende debole fisicamente e fragile emotivamente. Matthew, nonostante ami fortemente suo fratello, deve convivere con le infinite attenzioni che i genitori rivolgono a lui, prendendosi la "colpa" di quasi tutto ciò che succede intorno a loro.
Il romanzo è uno spaccato della vita del protagonista che racconta una storia, la sua storia. E lo fa partendo dalla sua vacanza estiva a Ocean Cove, quando aveva 9 anni e ha incontrato Annabelle, la bambina con la bambola. La bambola seppellita, la bambola che ha segnato la sua vita.
Mattew quella vacanza non la scorderà mai, perché in quei giorni la sua vita cambia totalmente: suo fratello, in seguito a un piccolo "incidente", muore. E Mattew non fa altro che sentirsi colpevole.


1Q84 libro 1 e 2 di Haruki Murakami

1Q84 Murakami libro 1 e 2
1Q84 è un libro magnifico. A dispetto del numero di pagine (anche se dobbiamo ricordare che si tratta di due libri), il romanzo si legge piacevolmente e senza intoppi, anzi cattura e la scrittura dell'autore è talmente piena che la sensazione è quella di entrare davvero dentro la storia ed esserne protagonisti.
Murakami sceglie di raccontare la vicenda di due personaggi, un uomo e una donna, a capitoli scanditi. Inizia con la storia di lei: Aomame, seduta in un taxi che ascolta rapita la Sinfonietta di Janacek. Quel taxi, guidato da un uomo misterioso, la porterà verso un luogo sconosciuto, attirandola in un mondo parallelo in cui, forse, incontrerà Tengo, cui è legata dall'infanzia e di cui ha perso le tracce. Aomame è una donna esile e piacente, nascosta dietro una professione di copertura (insegnante di ginnastica), è in realtà una spietata killer su commissione. Tengo, insegnante e aspirante scrittore, vive da solo nella sua casa di Tokyo, con le sue abitudini, la sua cucina e le sue passeggiate. Il ricordo di Aomame, quella bella bambina che alle scuole elementari gli aveva preso la mano, è sempre vivo. Tengo e Aomame sono legati da quel filo e sperano, un giorno, che il destino li possa far ritrovare perché è così che deve andare. Loro non devono cercarsi, devono ritrovarsi...

101 idee che hanno cambiato il mondo di Elena Sciotti

101 idee che hanno cambiato il mondo
101 idee che hanno cambiato il mondo (sono le idee a fare le rivoluzioni) è in realtà un manuale con 101 spunti di riflessione su tutto ciò che ha cambiato la storia dell'umanità nell'ultimo secolo. Di conseguenza non è un romanzo con una trama, ma ha piccole sezioni autonome che possono essere lette di tanto in tanto. Comprato così per caso in uno dei miei viaggi in treno, si è rivelato più spesso di ciò che credessi, perché ogni idea, seppur spiegata in modo semplice e breve è rappresentata con una linea personale e fornisce moltissimi spunti di riflessione e di approfondimento. 


The Angels Chronicles di Tiziano G. Bertoni

The Angels Chronicles Tiziano G. BertoniConoscevo Tiziano G. Bertoni dal suo blog Sangue sul Muro e il suo talento come blogger mi incuriosiva parecchio, così ho deciso di leggere anche il suo libro d'esordio, complice la pubblicazione con la casa editrice Casini (che è una garanzia) e l'argomento. Di solito sono più propensa alla lettura di noir americani o comunque stranieri, e un italiano che si affacciava al genere mi allettava...
The Angels Chronicles è un romanzo fantasy ambientato in America (NYC per l'esattezza, anche se i personaggi si spostano in diverse città d'Europa), arricchito di una scrittura cruda, nera e molto colorata (il che lo rende assolutamente divertente!). I personaggi sono moltissimi anche se tra questi spicca, dopo diversi capitoli introduttivi sulle varie vite, la figura di Jack Blues, un angelo dalle ali nere ma con il cuore buono. Non si tratta però di buonismo, attenzione... Jake è incazzato nero e nel romanzo esplode tutta la sua rabbia mescolata a un dolore profondo...

Enzo Biagi - Disonora il padre

Disonora il padre
Enzo Biagi è un autore che ammiro molto e a cui sono parecchio affezionata. Vuoi perché mi trovo molto in sintonia con il suo pensiero, vuoi perché è un bolognese e sa raccontare Bologna solo come chi la ama può fare... vuoi perché è un uomo d'altri tempi, di quelli che, quando li leggi ti dici che i libri di spessore ci sono ancora. Per fortuna.
Disonora il padre è un libro uscito negli anni 70, che ha spopolato ed è stato per molto tempo in testa alle classifiche. A ragione, devo dire, perché è duro ma scanzonato, schietto e divertente, ma anche diretto e sincero, attraversato da una vena malinconica di chi ha vissuto la guerra da vicino e ha da raccontare una storia tutta sua. Tra i libri di Enzo Biagi questo è sicuramente uno dei migliori.
In questo romanzo, che poi è una storia vera, Enzo Biagi racconta la sua vicenda da quando era ragazzino fino al dopo guerra, la storia della sua famiglia ma anche quella di Bologna, la sua guerra e come era vista da vicino e da lontano. I rapporti con la famiglia e con i vicini di casa, con chi era importante o credeva di esserlo, i compagni di scuola e del servizio militare, il giornale e le possibilità che gli si sono aperte, il difficile rapporto con il padre che non lo capiva, le questioni politiche della guerra viste dal popolo bolognese che ci credeva e che aveva paura, un Mussolini capito ma anche deriso sottovoce, una guerra interiore che era più potente delle bombe continue su Bologna.


Matteo Strukul - La ballata di Mila

La ballata di Mila è il romanzo d'esordio di Matteo Strukul, autore veneto fondatore del movimento Sugarpulp, che inaugura la nuova Collezione Sabot Age diretta da Colomba Rossi e curata da Massimo Carlotto per le edizioni E/O.
Copertina sgargiante per una protagonista d'eccezione: Mila Zago detta red dread, una vera stra figa scoppiettante di fascino e carisma. Mila, che si fa luce nel romanzo con la sua prorompente quarta di reggiseno nascosta sotto una t-shirt con stampato "Le ragazze ti spaccano il culo", è bellissima ma anche molto incazzata. Vittima della malavita veneta, che le ha ammazzato il padre, abbandonata dalla madre troppo indipendente e cresciuta da un nonno amorevole ma dallo spirito militare, è disposta a tutto pur di vendicarsi e riportare la giustizia nella sua vita. Troppo cinica per credere alla giustizia "reale", architetta una vendetta tutta sua, in modo meticoloso e ricco di fascino: uno scontro tra i cattivi cinesi e quelli veneti, senza esclusione di colpi e doppi giochi pericolosi.

Massimo Carlotto - Arrivederci amore, ciao

Massimo Carlotto è un autore indescrivibile, davvero unico nel suo genere e imparagonabile ad altri scrittori in Italia. Leggerlo è sempre piacevole, scorre che è un piacere anche se i suoi libri non sono tutti recenti. Come questo. Arrivederci amore, ciao è un romanzo splendido, anche se fatico sempre a chiamare "romanzi" i libri di Carlotto, un autore che ti schiaffa la realtà in faccia senza mezzi termini, velocemente e anche a volte in modo crudele ma sempre efficace.

Arrivederci amore, ciao è una storia dura. Il protagonista è un ex parlamentare che tradisce i suoi compagni, uccide il suo socio/amico e poi scappa,  sfrutta uomini, donne e situazioni soltanto per il suo tornaconto personale, non esita a rubare o ammazzare anche per noia, usa il suo fascino e la sua abilità intellettiva per riuscire a diventare sempre ciò che vuole. Un personaggio perfettamente delineato e incanalato nella sua parte, che descrive la sua vita con azione e senza troppi giri di parole, estremamente cinico e spietato, immerso nella sua realtà del Nord Est come fosse una seconda pelle, tra favori e criminalità, incoscienza morale e freddezza. Un uomo da odiare ma da ammirare che riesce a farsi amare totalmente nell'intreccio.

Chuck Palahniuk - Ninna nanna

Ho comprato Ninna Nanna di Chuck Palahniuk perché incuriosita dalla trama: Carl, uno stagionato quarantenne, vedovo e solitario, è un giornalista che si trova, per forza di cose, a dover lavorare su un reportage in seguito a misteriose e frequenti morti improvvise di neonati che colpiscono la sua città. Carl non ne ha assolutamente voglia, ma scopre, suo malgrado, che in ogni luogo di morte è presente un libro di filastrocche per bambini, aperto alla stessa pagina, quella della "dolce morte".

Carl incontra quindi Helen, un'eccentrica agente immobiliare specializzata in vendita di case che lei ritiene "infestate", con il piccolo particolare che ogni casa che Helen vende, poi fa sparire misteriosamente i proprietari...

Carl si convince che sia la ninna nanna a causare la morte dei bambini e decide di far sparire dalla circolazione tutte le copie esistenti negli Stati Uniti. Lavoro non da poco, soprattutto quando scopri che possono morire tutti e non solo i bambini, e la cosa può anche sfuggirti di mano se disgraziatamente tu dovessi imparare a memoria quella famosa filastrocca. Carl subisce il fascino della nenia africana, fino ad arrivare al punto di uccidere, inizialmente per sbaglio, poi per cospicua volontà, una serie di persone che intralciano il suo lavoro, la sua vita e perfino la sua strada! 

Victor Gischler - Sinfonia di piombo

Sinfonia di piombo è il nuovo romanzo di Victor Gischler tradotto in Italia dall'abile mano di Marco Piva Dittrich edito da Revolver libri di Matteo Strukul, e non potevo lasciarmelo scappare! Copertina morbida (e disegno bellissimo!) con una fantastica eroina in primo piano (mi ricorda un altro romanzo!) e prezzo davvero competitivo: appena 13,50 per un vero cult.

Victor Gischler non mi stupisce più, i suoi libri sono eccezionali, una vera adrenalina di emozioni che ti fa correre fino alla fine. Questa volta la vicenda si snoda attraverso la vita di tre protagoniste d'eccezione: tre donne, tre sorelle, tre sicarie, durissime, un po' pazze e tremendamente carismatiche!

Siamo a NYC, Dan e Mike sono due fratelli sicari, ma durante un'esecuzione, Mike uccide involontariamente una bambina e si ritira nelle campagne dell'Oklahoma a coltivare vigneti. Vuole cambiare vita, la mala non fa più per lui, o forse lui è semplicemente cambiato.

Allan Guthrie - Dietro le sbarre

Ho avuto il piacere di conoscere Allan Guthrie durante uno sugar tour che si è svolto questo maggio, al quale partecipava anche Victor Gischler. Sono stata felicissima di rivedere Victor e di scoprire anche Allan, che non conoscevo per nulla e che anzi mi aveva talmente incuriosita che l'ho quasi scambiato per Palahniuk! All'incontro, svoltosi alla libreria Lovat di Villorba, in provincia di Treviso, c'erano anche Matteo Strukul, direttore della collana Revolver di BD dedicata al noir e Marco Piva Dittrich, il traduttore. Li saluto tutti, per l'ottimo lavoro che portano avanti con passione! 

Dietro le sbarre è dunque il mio primo romanzo di Allan Guthrie, che vede come protagonista Nick, un giovane ragazzo che lavora come secondino in un carcere. Nick non se la passa tanto bene con i colleghi, ha una fidanzata molto più grande di lui con la quale va e non va d'accordo e una bellissima bambina.
Oltre alle pressioni dei colleghi, Nick deve subire l'astio dei carcerati, fino a quando uno di loro non decide di usarlo per portare droga all'interno della struttura. Nick non ne vuole proprio sapere, ma quando uno sconosciuto comincia a dar fastidio alla moglie e alla figlia non gli resta altro che accettare...

Joe R. Lansdale - La notte del Drive-In 3

Ho cominciato con molta ansia e aspettative l'ultimo capitolo della trilogia Drive In di Lansdale. Il Drive In 1 mi aveva entusiasmata, il Drive in 2 mi aveva incuriosita verso la scena finale, anche se mi è piaciuto un po' meno (a parte alcune chicche lansladiane di notevole livello!). Ero spinta dai giudizi di Anobi e da alcune opinioni di amici che l'avevano letto: alcuni lo giudicavano meno bello, altri invece il migliore.

Drive In 3 si legge in una giornata, se avete tempo, ma al massimo in paio di giorni (e forse sono troppi) perché coinvolge talmente tanto che non riesci proprio a fermarti. In questo ultimo però, oltre all'aspetto horror che prevale nell'1, si fa luce fortemente la voce del Lansdale ragazzo, la scoperta, le influenze della letteratura per ragazzi, la voglia di conclusione e non conclusione del tutto, come se il destino che ognuno cerca non debba essere per nulla scovato! Oppure, quando inevitabilmente accade, dimenticato. 

Chuck Palahniuk - Rabbia

Ogni volta che leggo un nuovo libro di Palahniuk mi ritrovo a pensare: quest'uomo è un genio. E' stato così anche per Rabbia che, a differenza di Ninna Nanna, il cui finale mi aveva leggermente delusa, mi è piaciuto tantissimo fino alle ultime pagine, anche se c'è stato un tira e molla progressivo che mi ha messo il dubbio per un po' nel corso della lettura...

Rabbia è scritto in modo particolarissimo. A parlare sono diverse persone sotto forma di testimonianze, non c'è un vero e proprio narratore ma sono tante voci, ognuna delle quali racconta la propria opinione su fatti e accadimenti di questo misterioso personaggio protagonista che, invece, non parla mai, dato che è morto. Ma si sa, quando muore qualcuno, anche chi non lo conosceva comincia a ricordare aneddoti nascosti che credeva di avere dimenticato...


Joe R. Lansdale - La notte del drive-in

La notte del drive in Lansdale
Questo libro mi è stato regalato da Claudia in occasione del nostro "viaggetto" alla prima edizione dello Sugarpulp di Padova. Andavamo a conoscere proprio Lansdale e quale occasione migliore per avere un colosso di romanzo come Drive-In autografato? Devo dire che ci ho messo un po' a leggerlo, avevo voglia di prendermi del tempo con calma perché me lo volevo gustare per bene, e mi ha veramente conquistata. Qualcuno dice che la serie Hap&Leonard è migliore ma, anche se ho letto soltanto una decina di romanzi di Lansdale, posso dire che drive in è sicuramente uno dei migliori!

Siamo in Texas (guarda un po'!), ed è venerdì sera. Un gruppo di ragazzi, appena finite le scuole superiori, non sa come passare la serata e decide di andare all'Orbit, un drive in enorme, per gustarsi la Grande Nottata Horror. Il programma prevede Ho fatto a pezzi la mamma, La casa, La notte dei morti viventi, Utensili per l'omicidio e Non aprite quella porta. Lansdale racconta con dolcezza la vita familiare di uno dei protagonisti, per poi esordire fin dalle prime pagine che, dall'Orbit in poi, niente sarebbe più stato come prima. 

Chuck Palahniuk - Diary

diary Chuck Palahniuk
Dopo Soffocare e Ninna Nanna ho deciso di leggere Diary di Chuck Palahniuk. Recensioni ottime su anobi, bel libro dell'edizione Mondadori con copertina morbida e piacevole al tatto... e poi che dire, c'è tutto Palahniuk con una protagonista che è impossibile non amare: Misty. Misty, una donna sui 40, con un marito in coma, la figlia dodicenne e la suocera rompiballe. Misty, ex studentessa dell'accademia di belle arti, che approda nella misteriosa Waytansea Island dopo essersi innamorata di Peter, suo marito, che ha tentato il suicidio. Peter, che l'ha portata via dalla sua miserabile vita di povera, trasportandola in una terra ricca e preziosa, seducendola con le sue spille brillanti di bigiotteria, conquistandola con il suo essere e non essere artista. Peter, che ha tentato il suicidio, che ora è in coma. Peter, che l'ha abilmente illusa di diventare una grande artista. Peter, che ora la definisce, dopo anni, una moglie grassa, sciatta e dalle tette cadenti. Misty, che sognava di diventare una grande artista e che invece fa la cameriera in un hotel. Misty: un paio di drink, un paio di aspirine e via da capo.

Marcela Serrano - Quel che c'è nel mio cuore

quel che c'è nel mio cuore Marcela Serrano
Ecco quel che c'è nel mio cuore, furono le sue parole alla fine del racconto della sua vita, come usano dire le donne maya quando concludono una storia. 

La storia che racconta Marcela Serrano in questo libro è quella di Reina Barcelona, una donna uruguayana con profonde radici messicane, che sceglie San Cristobal de Las Casas come dimora definitiva e luogo di rinascita. Una donna combattiva, che lotta da sempre per l'uguaglianza dei diritti dei popoli e delle donne, che ha dedicato la sua vita (e il suo destino) alla causa zapatista, che non smette mai di credere alla giustizia e alla serenità delle genti. Reina era un'amica della madre di Camila, cilena trapiantata a Washington, succube del marito e del proprio destino famigliare, che si reca a San Cristobal per un'intervista. E' un'occasione, uno spunto di rinascita interiore, per darsi spazio e forse dimenticare il suo bambino morto di una dolorosa malattia. E le domande che si pone Camila non sono solo esistenziali ma anche politiche. Nelle sue vene scorre il sangue cileno della condizione sottomessa della donna che trova sfogo in una città perduta ma non perdente che ti fa innamorare di sé e dei suoi uomini, che tutto sono fuorché messicani.

Chi ha ucciso Michael Jackson?

michael jackson libro
Premetto di non essere una fan di Michael Jackson ma di rispettarne il florido e meritatissimo splendore artistico. Premetto che non ho neanche capito chi abbia scritto questo libro, che nella copertina pare sia stato creato dallo staff di Top Secret (credo un noto programma tv di misteri condotto da Claudio Brachino? Potrei sbagliarmi e chiedo scusa, ma vivo degnamente anche senza televisione), che è comunque a cura di Gregoriana Labarile. Premetto di non sapere neanche perché ho acquistato questo libro... forse per il mio fanatismo da megalomane nel comprare tutti i libri che abbiano una copertina morbida e piacevole al tatto, che stiano comodamente dentro la mia borsa (che non è mai enorme, anzi), che costino poco (o almeno rispettino la magrezza del mio portafogli) e che, naturalmente, mi colpiscano a prima vista! Ecco perché forse ho comprato questo libro...

Federica Bosco - S.O.S. Amore

federica bosco sos amore
Federica Bosco è un'autrice che mi piace molto: fresca, spigliata, brillante, intelligente, divertente, ironica. Leggere i suoi libri, seppur leggeri, è rilassante. Permette di dare uno stacco alla mente, di non pensare, di lasciarsi andare alla frivolezza. Nonostante ciò, non la ritengo affatto un'autrice frivola ma anzi, una persona normale e naturalmente dotata che fa sorridere e divertire.

S.O.S. Amore è l'ennesima storia strampalata di una donna che si ama poco, racconta a tutti un sacco di balle, non è bellissima, ha un lavoro precario, 35 anni suonati ed è irrimediabilmente single. La donna in questione si chiama Chiara, vive con la sorella Sara, ha una sorellastra di nome Gaia Luna, un'amica insopportabilmente bellissima e stronza (Barbara), uno pseudo fidanzato che però è sposato ma dice di amarla moltissimo, che è anche il suo avvocato, che è anche il suo capo. 

Wladyslav Szpilman - Il pianista

Szpilman il pianista
Il pianista è un libro commovente. Scritto di getto subito dopo la fine della guerra, è un piccolo gioiello da conservare con cura, perché dentro non c'è solo la storia ma tantissime emozioni.
La vicenda è quella dello stesso autore, un noto pianista polacco di Varsavia. Un uomo che è miracolosamente sopravvissuto allo sterminio nazista e si racconta, e lo fa in modo quasi distaccato, come se si guardasse dall'alto, come se il dolore e l'atrocità gli abbiano regalato quella fermezza che appare, agli occhi dei superficiali, una sorta di insensibilità.

Wladyslav Szpilman lavora alla radio polacca. Suona il pianoforte ed è un pianista affermato e conosciuto. La sua famiglia è ebrea, originaria di Varsavia, e abita una delle zone che poi, durante la guerra, verranno inglobate all'interno del ghetto. Non si tratta quindi dell'esperienza di un internato, ma di un comune abitante di Varsavia ridotto a fame e miseria e incredibilmente riuscito ad evitare la deportazione fino alla fine. 

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Nota

Questo blog rappresenta una raccolta di opinioni personali e pertanto soggettive. Le foto delle copertine sono tutte tratte da web.