Tiziano Sclavi - Mostri
Un libro particolarissimo, sembra quasi un fumetto, scandito e di un realismo estremo. Un libro che va preso a nervi saldi, e non adatto a chi ama sognare. La realtà viene raccontata con profonda durezza e distacco, come d'altronde quello che è: ineluttabile.
La storia è quella di tre ragazzi malati e la loro vita raccontata tra le pareti di una stanza comune in ospedale. Le visite mediche, le colazioni, i pranzi e le cene tutti uguali, il giro degli studenti di medicina che a volte sono bravi a volte disastrosi...e i pettegolezzi di corridoio tra le infermiere, pazienti suicidi e profonda aspettativa sui risultati degli esami, che rendono la vita piena di speranza, anche quando la speranza è soltanto un sogno.
Tiziano Sclavi è un profondo conoscitore dell'animo umano, racconta le vicende mediche come una persona che le conosce sia dal punto di vista del medico che del paziente, o comunque come qualcuno che certe cose le ha viste da vicino. Ciccio, un nano, Gnaghi, un ritardato mentale e Sam, un ragazzo senza arti, vivono la loro tragedia quotidiana, con rassegnazione. Ma Ciccio non si da per vinto, e continua a dare fiducia costante alle parole di chi lo farcisce di una chimera illusoria. Ma non è così forse il desiderio di guarigione? Non è questa la vana illusione di chi sa di essere malato, percepisce nel profondo di se stesso che non guarirà mai eppure continua ancora a sognare? Una storia vera e talmente reale che mette quasi i brividi. I protagonisti sono chiamati "mostri". Persone che non sono normali, persone emarginate, persone a cui la vita ha fatto il brutto scherzo di incapacità. Non solo emarginati dunque, ma adulti, ragazzi, bambini, mostri che sopravvivono tutti i giorni, i cui giorni sono tutti uguali, e che attendono, si trattengono, svolgono soltanto la loro espiazione: il cammino irrimediabile verso la loro morte.
"penso che fuori sia lo stesso che qui. Ma in più bisogna trascinarsi dietro la propria ombra"
"pensò che il silenzio era il vuoto di quello spazio, come lo spazio vero che è fatto quasi tutto di vuoto, e solo per caso si incontra ogni tanto un pianeta, pieno di crateri"
"a volte penso di essere quasi fortunato a non avere le braccia per prendere, e a non averle per lasciare"
Mostri
Tiziano Sclavi
Edizioni BD, 2010
€17,00
0 commenti:
Posta un commento