Lorenzo Licalzi - IO NO


Un libro che mi ha subito affascinata, scritto da un autore brillante e coinvolgente, che mi ha spinta a leggere subito un altro dei suoi libri! La storia parte bene, è abbastanza avvincente (o comunque sul genere che preferisco), anche se poi, a dir la verità, diventa piuttosto scontata (c'è da dire che molti sono i libri che io considero piuttosto prevedibili, a differenza di altre persone...).

Il protagonista è Francesco, un trentenne Milanese che non se la passa proprio male: ricco, bello, profondo, una laurea in filosofia, un fratello ancora più ricco che praticamente lavora per lui, tutte le donne che vuole. Eppure Francesco soffre moltissimo, non trova il suo sé, il suo spazio, la luce nella sua vita. 


A narrare la storia anche Flavio, suo fratello, un super manager che vive di apparenza, va a mangiare nei ristoranti di lusso, viaggia in tutto il mondo di continuo, ha una moglie bellissima, due figli adorabili, una villa alle porte di Milano e due cani da guardia, che vanno tanto di moda. E poi Laura, la moglie di Flavio, una donna che di arie se ne da tante, che ha un bel negozio di abiti costosi in centro, che sa tutti gli affari di tutti e attaccatissima al prestigio sociale. Francesco, lo sbandato di turno, viene costretto da Laura a partecipare a numerose cene in quattro, perché Laura è convinta che la sua situazione sentimentale in crisi dipenda dal fatto che Flavio si debba occupare di suo fratello come di un altro bambino. Francesco accetta, per l'ultima volta, una cena da Gualtiero Marchesi, mostrandosi comunque come è fino in fondo: menefreghista, ribelle, sfaticato, sfrontato, intelligentemente fuori luogo.  Indossa pantaloni in eco pelle neri, camicia nera, berretto nero, occhiali da sole scuri anche se non c'è proprio il sole, davanti a uno sbigottito Gualtiero Marchesi che non sa proprio dove e come guardarlo. Elisa, la donna che gli farà impazzire il cuore, è esattamente come lui, ma recita una parte, dato il suo lavoro al Giornale. I due si mettono insieme, ma la storia non sarà semplice come sembra, dato che Elisa è anche l'amante di Flavio, e Laura la ex di Francesco...

Le vicende si svolgono velocemente, quasi inaspettate fino a metà romanzo, in cui la consapevolezza del diverso sfocia prepotentemente, e Francesco non avrà più scampo: prima o poi dovrà affrontare la sua insoddisfazione e cercare di risolverla dentro se stesso. E qui arriva il vero protagonista del libro: il viaggio. Un viaggio da Milano a New York e poi da New York a Milano, ma ancora in Somalia e in Etiopia, un giro intorno al mondo per ritrovare se stesso, e poi il ritrovamento della bellezza dell'interiorità che soltanto alcune situazioni possono far affiorare. Un romanzo comunque tragico e fatalista, in cui il destino gioca un ruolo primario: la fine di un ciclo, la scoperta del perché della propria incessante sofferente esistenza, la consapevolezza di poterne fare arma di vittoria e poi la fine. Perché è questo il destino di chi non si ama, di chi non trova pace, di chi, sfidando di continuo il tempo, può ritrovare soltanto nuova "vita".



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Nota

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