Chuck Palahniuk - Survivor



Io sono io e tu sei tu. E tu, che sei mio fratello, non sei me. E Felicity che sa tutto di tutti e di come va il mondo e di come vanno le cose a tutti chi è? Lei ride, sogghigna, ma è divertente sapere tutto prima di tutto sempre, ovunque, dovunque, comunque? 
Una storia di due fratelli, di due personalità persistenti, del fantasy spietato che si unisce al pratico, della ragione che non c'è, della pietà, della saggezza, del lavoro che rende felici (ma sarebbe meglio non lasciarsi prendere la mano), della schiavitù del pensiero, dell'impotenza, delle droghe, del sesso che manca, dei disturbi psichici e psicologici, degli assistenti sociali, dei giardinieri, camerieri e donzelle dalla facile apertura di gambe. Anche se non serve, anche se non interessa. 
Io, che facevo lo schiavo nelle case altrui, potando piante e rose, facendo i letti, cucinando per "loro", io d'improvviso, non si sa come, sono diventato un nuovo Truman Show. Senza personalità, senza caparbietà, soppresso nelle mie schizofreniche viltà, immerso nell'inconsapevolezza del tempo, rapito da chissà come dove e quando e ora, per pagare le colpe di un matrimonio non mio (pensavo fosse una invece era un'altra) ho deciso di far cadere un aereo. Ma un aereo pieno di gente, forse però la gente l'ho fatta scendere prima. Ancora non lo so, io se sono un dirottatore, o se la cameriera col cancro mi porterà davvero una torta che mi farà venire il mal di stomaco. Felicity lo sa, lei crea gli eventi dal nulla della sua mente malata ma effervescente. Noi ci ritroviamo quassù, con un vaso di ceneri da morto e una pistola dentro (perché chi ha il coraggio alla dogana di aprire un vaso da morto?) e siamo in ballo tra la vita e la morte, anche se lei dice che andrà tutto bene. Anche se lui dice: sfigurami, così mi renderai la grazia. Anche se tutti sono ignari e di come vanno le cose chi lo sa come funziona il mondo. Il mio, il suo, le crudeltà di cinematografi di parto, i bambini diventano spettatori traumatizzati delle ossessioni degli adulti. E poi, inconsapevolmente, anche se non guariscono dal male, uccidono. Ma loro mica pensano di fare chissà che cosa. Ammazzano e basta, che mica sempre è una cosa sbagliata, a volte è una vera salvezza... quindi, mentre l'aereo cade, pensate che io invece sono contrario. Ricordatelo alla scatola nera, la chiamano nera ma è rossa.

Un delirante Palahniuk alla stregua di Fight Club che si riconferma ai miei occhi con tutto il carisma visionario tipico di un autore unico e senza precedenti.


1 commenti:

puntiluce ha detto...

non l'ho ancora letto. devo rimediare. grazie per avermelo fatto conoscere. :)

Posta un commento

Delicious Save this on Delicious

Nota

Questo blog rappresenta una raccolta di opinioni personali e pertanto soggettive. Le foto delle copertine sono tutte tratte da web.