Joe R. Lansdale - Una stagione selvaggia
Una Stagione Selvaggia è il primo libro della serie Hap e Leonard ideata da quel pezzo di genio di Lansdale. Avevo ricevuto un commento in una recensione di un altro libro di Lansdale che diceva che Hap e Leonard non mi avrebbero delusa. E infatti è stato proprio così!
A detta dei fanatici, questo non è un romanzo eccezionale, ma io l'ho trovato molto interessante, in perfetto stile Lansdale e avvicente! Mi ha subito conquistata e credo che leggerò presto tutti i successivi della serie, nel corretto ordine!
Hap e Leonard sono una coppia sgangherata. Un bianco eterosessuale e un nero omosessuale che si relazionano come fratelli fedeli in tutto e per tutto. Qui Hap viene travolto dalla sensuale Trudy, la sua ex moglie, che torna sempre sui suoi passi quando le serve qualcosa. Dopo averlo nuovamente sedotto, propone ad Hap di aiutarla nel recupero di un sacco di soldi, probabilmente affondati insieme a una barca su un fiume, in una zona che Hap conosce molto bene. Leonard lo mette in guardia, ma alla fine si affianca ad Hap e insieme cercheranno di recuperare il malloppo, aiutati dalla banda di Trudy. Ma qualcosa và storto. Una volta recuperati i soldi, la banda farà dietro front, e li catturerà tenendoli prigionieri a casa di Leonard e mangiando tutti i suoi biscotti preferiti, quelli alla vaniglia. In seguito le cose si complicano, fino a un susseguirsi di eventi che tengono incollati gli occhi e le mani al libro.
In questo libro, seppur di diversi anni fa, esce fuori tutta la vena sarcastica di Lansdale. La trama è arricchita di perle di saggezza, battute di stile, solita violenza unita a sparatorie, opportunismi, vendette, soldi, sesso, alcol, tristezza. Ma l'ideale è sempre presente, non abbandona mai l'autore che ci crede sempre fino in fondo e neanche il lettore, che comincia a crederci per davvero.
Un humor freddo seppur divertente, eventi veloci e avvicenti, azione e dinamicità tipiche dell'autore. Insomma, seppur senza surrealismo, un romanzo interessante, che vale la pena di leggere e che non potrà non piacervi.
"Non sto affatto cercando di comandare. Solo che non voglio essere comandato"
"Sentirsi troppo sicuri è esattamente il modo per consegnare la propria anima al diavolo un pezzettino alla volta"
"Perdere i suoi biscotti era una cosa che lo faceva davvero impazzire. Erano la sua passione, li teneva nascosti perfino a me. Paco li trovò per caso e li mise in tavola per inzupparli nel caffé, e anche se ce ne offrirono un po', Leonard non si divertì affatto a ricevere i suoi biscotti da quegli stronzi"
"Desiderava così tanto essere trattato alla pari che non poteva fare a meno di comportarsi da sottomesso"
"Non mi ero accorto che si fosse svegliato, e si era svegliato irritabile e sarcastico come al solito. Non mi meravigliava che non avesse dei fidanzati. Chi voleva svegliarsi ogni mattina accanto a Groucho Marx?"
"Parlare di soldi è come parlare di pesci. Nel racconto entrambi diventano sempre più grandi"
"Mio padre mi diceva sempre che se hai paura di qualcosa l'unica cosa da fare è affrontarla faccia a faccia. In questo modo ti risparmiavi un sacco di notti insonni. Certo potevi anche ammazzarti. Chissà se il caro vecchio papà ci aveva mai pensato"
"- Se non torni su in fretta, verrò laggiù a salvarti il culo. - So che è la tua parte preferita, Leonard, ma porta a galla anche il resto insieme a quello"
"Datemi una forcina e posso mettere in moto un jet"
"Leonard, sei il mio eroe. Da grande voglio essere come te. Posso, eh, posso? - Prima ti serve della vernice nera, ma non riuscirà a farti bello come me. E non sarebbe male se fossi anche molto meno stupido"
"Fai sentire un uomo desiderato e sarà al tuo servizio"
" Ero un idealista, non un codardo"
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