Rita Levi Montalcini - L'asso nella manica a brandelli

Un libro dedicato a tutti coloro che invecchiano, stanno invecchiando ed entrando in quella fase della vita detta "senile". Un libro che è però un augurio di forza a chi teme la vecchiaia, di cui non si deve aver paura anzi: in essa si possono scoprire facoltà inaspettate.

Un interessante prologo, che vede come protagonisti individui immortali dell'isola di Luggnagg in uno dei viaggi di Gulliver, ci porta alla scoperta di questo volumetto riflessivo e scritto con parole semplicissime. La Montalcini è sempre didattica, ama spiegare quello che fa, ma soprattutto farlo capire e il suo citare la rivoluzione della neuroscienza nelle scienze acquista sempre un ruolo primario.



A differenza degli altri organi infatti, che più vengono usati più perdono funzionalità, per il cervello non è così. Dopo i 30 anni è risaputo che le cellule neuronali comincino a morire in modo progressivo, ma in realtà i solchi lasciati dalle loro fibre vengono "compensati" grazie alla capacità delle altre cellule vive di occuparli nelle loro ramificazioni. La cosa strabiliante è proprio questa! Più il cervello viene usato, meno si "consuma" e più vive, insieme alla sua mente. Da qui l'importanza dell'esercizio quotidiano alla cultura.

La parte didattica è affiancata a brevi biografie di alcuni uomini illustri che hanno lasciato un grande segno nella storia dell'umanità, dai temi cari all'autrice: Michelangelo nell'arte, Galileo nella scienza, Gurion nel sociale, Russell nella filosofia, Picasso nell'ecletticità unica nel suo genere. Tutti questi personaggi, nonostante siano vissuti in secoli non facili e in cui l'aspettativa di vita non era elevata, sono morti in tarda età. Le biografie sono raccontate in modo breve e conciso, senza stancare e con grande passione. Le citazioni sono quelle care all'autrice e anche leggendo cose già conosciute, non ci si annoia se si è in perfetta linea con il suo pensiero di accrescimento e profondità.

Un libro facile, leggero e riflessivo, scritto per tutti e di grande umanità.

"la scienza non poteva essere scissa dal coraggio dell'uomo"
" volevo la certezza nello stesso modo in cui la gente vuole la fede religiosa" (B. Russell)
"la sete d'amore, la ricerca della conoscenza, la struggente pietà per le sofferenze dell'umanità" (B.R.)
"lo scopo supremo della vita morale è la conquista della felicità" (B.R.)
"la preoccupazione proviene dal non voler affrontare le probabilità spiacevoli" (B.R.)
"il servilismo e la paura fanno degli uomini servi striscianti" (B.R.)
"amare ciò che è nobile, ciò che è bello, ciò che è gentile; riconoscere che certi momenti di più penetrante intuizione conferiscano saggezza" (B.R.)
"una cattiva pace è meglio di una buona guerra" (Ben Gurion)
"se un'opera d'arte non vive sempre nel presente, non è per nulla interessante" (P. Picasso)
"un quadro vive una propria vita come una persona... vive soltanto attraverso l'uomo che lo guarda" (P.P.)
"quale ruolo ha giocato nell'evoluzione della specie umana il fenomeno dell'angoscia?"
"la guerra è una triste prerogativa della specie umana"

1 commenti:

claudia garage ha detto...

ecco, nella collezione di tragedie la vecchiaia ti mancava eh!!! :-D
Dio ci punirà con la vecchiaia!!!

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Nota

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