Joe R. Lansdale - L'anno dell'uragano

Siamo in Texas, ovviamente. Siamo nel 1900. E siamo anche a Galveston, un'isola sulla costa texana che, in quell'anno, scomparve tra le onde dell'Oceano. Quella zona, molto colpita dagli uragani, aveva abituato i suoi abitanti con i suoi scherzetti. Ma quell'anno l'Atlantico decise di travolgere tutto, devastando ogni cosa.
In questo scenario si svolgono varie vicende, incentrate su quella principale: un combattimento tra pugili, un bianco e un nero. Galveston è sede di combattimenti clandestini anche tra uomini, dove ignobili personaggi pagano per la violenza, e anche per far morire qualcuno. Ma l'imprevisto è sempre in agguato. Lil Arthur, l'afroamericano che doveva essere sconfitto, vince incredibilmente, ed è il primo nero della storia a battere un bianco nella boxe. I grandi e sadici organizzatori non se ne fanno una ragione: il nero deve essere battuto a tutti i costi, anzi, deve morire. Così viene ingaggiato dalla terraferma Jim McBride, un delinquente violento e senza alcuna dignità. Il suo scopo è uno soltanto: uccidere Lil Arthur, ad ogni costo...



Questa è la vicenda principale, ma nel mentre Lansdale racconta altre piccole storie, di gente normale che vive nell'isola: ragazzi innamorati, una giovane coppia con un bambino piccolo e un cavallo, i boss che diventano uomini mediocri all'interno dei loro sporchi giri d'affari, violenza nelle case di tolleranza, e così via. Il personaggio principale, Jim McBride è davvero rude, usa la sua forza per fare del male a chiunque incontri, ed è descritto splendidamente, anche se io non apprezzo troppo questo genere di personaggi. La violenza sulle donne è descritta in modo molto realistico ma può addolorare un cuore femminile. Perfettamente amalgamate invece le storie della gente comune, in cui è incastonato qualche destino fatale di animali (cani, cavalli). Tutto gira intorno a questo uragano che devasterà l'isola, arrivando come un fulmine a ciel sereno, uccidendo e distruggendo case e anime, ma portando anche la pace che, infondo, due poveri ragazzi strumentalizzati dal denaro conservano dentro il loro cuore.

Un romanzo in cui c'è tutto Lansdale, quindi posso dire completo. Ma che regala meno emozioni degli altri, o almeno, forse ne regala comunque, ma quelle che vengono risaltate maggiormente sono la violenza e la durezza del mondo. Forse un po' forte per me. Lo consiglio dunque più a un pubblico maschile.

1 commenti:

tutto musei ha detto...

Il Lansdale violento non fa per me.

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Nota

Questo blog rappresenta una raccolta di opinioni personali e pertanto soggettive. Le foto delle copertine sono tutte tratte da web.