Marcela Serrano - Il tempo di Blanca
Blanca è una donna sui 40. Ha un marito in carriera, vive in una bellissima casa borghese, ha due figli, non lavora ma si occupa di volontariato, possiede abiti firmati e gioielli di valore, è una donna molto intelligente. Tutto ciò che si può desiderare nella vita Blanca lo ha, e se lo porta bene, senza vantarsi. Dentro è una persona semplice, profonda, colta, ingenua. Vive la vita sormontandola di pacata genuinità, ma senza immergersene mai del tutto. Due saranno le donne che la aiuteranno a cambiare: Sofia, la nuova compagna di suo fratello Alfonso, e Victoria, l'amica pazza di Sofia. Insieme diventano invincibili, crescono e si danno nuova forza per poter affrontare ogni giorno con purezza.
Blanca un giorno si sente male. Finisce all'ospedale, dove le diagnosticano la sua malattia. Blanca diventa una donna afasica. Non è muta, non è sorda, non è diventata scema. E' soltanto incapace di esprimere le proprie emozioni, ha perso il linguaggio, ha perso tutto. Come si può vivere d'altronde sentendo tutto come prima, ma senza possibilità di trasmetterlo a nessuno? La vita di Blanca diventa non vita.
Marcela Serrano attraversa a ritroso i sentimenti di una donna di 40 anni che vive ciò che tutte le donne vivono forse a quell'età: rimpianti, risentimenti, tristezze, crisi d'identità, crisi di coppia, problemi nella crescita dei figli, incomprensioni, un nuovo amore mai sperato che cambia tutto. Ma quando si è adulti le cose cambiano davvero del tutto? Non basta innamorarsi, ci vuole anche altro. E le vicende politiche, ancora, nella mente di due donne diverse da lei, e di un uomo ancora diverso.
Una Serrano ancora splendida, che descrive l'afasia come se la stesse vivendo in prima persona, riuscendo a trasmettere tutte le emozioni e il dolore che questa malattia può scatenare. Gli occhi esterni sono fondamentali, ma nulla è invaso d'apparenza.
Un percorso difficile di scelta per un autrice che non si smentisce mai.
Un libro drammatico, di solitudine, di falsa speranza, di tristezza, ma molto intelligente, che fa riflettere sull'importanza delle cose della vita.
Bello, nulla da dire, sono sempre conquistata da Marcela Serrano, che si conferma, ancora una volta, una delle mie autrici preferite.
"Non faccio niente. Assolutamente niente. Ore e ore con la nostalgia dei miei ieri passati"
"Io non ballo, io abbraccio"
"Mia nonna mi disse che con i libri non mi sarei mai sentita sola. Dovevo prendermi cura dei miei occhi. Solo con quelli avrei potuto leggere. Solo quelli mi avrebbero salvata dalla solitudine"
"Lo stridore del nulla, di questo nulla, porta ineluttabilmente a toni maggiori"
"Ma come fai a vivere senza pesarti?"
"Forse, arrivati a un certo punto, le mani degli uomini sono tutte uguali"
"Non c'è solitudine paragonabile a quella di essere donna"
"Il rito avrebbe mitigato il distacco"
"Com'è facile essere buoni quando la vita è buona con noi"
"Si cela sempre un avaro dietro due labbra sottili"
"E io che credevo che il piacere fosse una cosa semplice. Che bastasse provarlo"
"Oscillo tra speranza e disincanto"
"La poesia tocca a Dio, quando al poeta non resta altro che amare"
"Morire di fame è come ricordare quello che non è ancora successo"
"Non è proprio questo il senso dell'amore, la trasformazione?"
1 commenti:
Ho dato un'occhiata al tuo blog.. quanti libri interessanti leggi!!! io purtroppo ultimamente mi sono lasciata trasportare dalla movida estiva e ho abbandonato la lettura.. ma mi ha fatto proprio venir voglia di ricominciare ;)
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