Gustavo Bolivar Moreno - Senza tette non c'è paradiso
Gustavo Bolivar Moreno è stato per me una rivelazione. Un giornalista e sceneggiatore piuttosto affermato in Colombia, che ha avuto un grandissimo successo con questo libro, tanto che ne è stata tratta una serie tv con ascolti record in Sud America e Spagna. Gli italiani ne hanno approfittato subito con la loro versione Le due facce dell'amore, con Lorenzo Flaherty. Non guardo la tv, figuriamoci le serie tv, e questo libro mi sembra talmente crudo e con un finale che non può proseguire, che non riesco proprio a immaginare come potrebbe essere una serie a puntate.
La storia è quella di Catalina, giovane quattordicenne che vive a Pereira, un piccolo paese colombiano, dove la gente è talmente povera che per una vita dignitosa è disposta proprio a tutto. Soprattutto le ragazze, che hanno la possibilità di vendersi ai narcotrafficanti per una notte, due, tre o più, in cambio di soldi. E se poi il narcotrafficante giusto e ricchissimo la dovesse scegliere... beh, sarebbe tutta un'altra vita.
Catalina sogna di diventare come le sue amiche, che passano le serate con i boss più in, e ricevono in cambio un sacco di soldi, vestiti firmati a volontà, auto di lusso, appartamenti e qualunque altra cosa desiderino. Qualcuna, se fortunata, riesce anche a fare coppia fissa o addirittura a sposarsi, e la sua fortuna è proprio assicurata. Ma Catalina ha un problema: non è esattamente il prototipo di donna colombiana che piace ai narcos. Lei ha solo una seconda di seno, mentre a quelli là piacciono le donne con un corpo mozzafiato, ma soprattutto con le tette grosse come meloni. Il sogno di Catalina è quello di rifarsi le tette, così potrà finalmente entrare nel mondo di ricchezza tanto sognato e sperare di diventare la moglie di uno dei boss. L'operazione diventa una vera e propria ossessione, ma la ragazza ha appena 14 anni, e soprattutto non ha neanche un soldo. Come e dove trovare il denaro se l'unico modo è quello di vendersi, ma nessuno la vuole perché non ha un seno abbondante? Catalina è disperata, non vuole fare la fine della madre, non vuole neanche stare con il suo fidanzatino che la ama perché tanto, che vita le farebbe fare? E' quindi decisa a farsi operare a tutti i costi, da chiunque.
Catalina, disperata, entrerà alla prima occasione in un pessimo giro di guardaspalla, di autisti e di sotto-boss. Il suo inizio non è dei migliori, e grazie a una sfiga dietro l'altra subirà maltrattamenti e umiliazioni. Fino a quando non riuscirà a farsi operare al seno. Dopo essere andata a letto con chiunque, finalmente troverà un dottore che la opererà in cambio di favori sessuali e la sua vita cambierà. Una quarta di reggiseno la fa finalmente entrare nel mondo dei narcos più quotati, della prostituzione d'alto borgo, nel lusso più sfrenato e toccare con un dito la felicità. Ma non è tutto oro quello che luccica, in un mondo in cui i valori non esistono, le persone si tradiscono tra loro, e chiunque può ucciderti per nulla, anche solo se non gli vai più.
Catalina vivrà un dramma dietro l'altro, ad opera di suo marito, delle sue amiche, della sua amica del cuore Yesica, del fidanzato che si è rotto le balle di aspettarla, della madre, del fratello, fino all'inevitabile epilogo finale, designato con un enorme sorriso sulle labbra.
Un libro che mi è piaciuto molto, duro, crudo e molto realista, ma scritto in modo piacevole, scorrevole, e che non impressiona affatto, nonostante tante crudeltà e sfrontato egoismo. Ma d'altronde l'autore stesso ha voluto lanciare un messaggio molto forte, continuando, fino alla fine, a dichiarare che l'amor proprio, come sempre, rende ciechi.
Ringrazio Federica, che me l'ha regalato.
Ringrazio Federica, che me l'ha regalato.
7 commenti:
questo me lo presti quando ci vediamo!
A 14 anni aveva la seconda e si lamenta? Che tristezza.. Non troverò mai un narcotrafficante che mi sposi!
questa tua recensione mi è piaciuta molto!
E cmq... vista la mia taglia di reggiseno per me il paradiso sarebbe davvero solo e soltanto un miraggio lontano!! :P
se la felicità fosse veramente nelle tette....che mondo triste!
Ne hai fatto veramente una recensione accattivante! brava!
questo mi inspira... leggendo il titolo pensavo fosse un libro leggero invece dalla trama ho capito che è tutt'altro.... approfondirò la questione ;)
nemmeno io amo le serie tv ma, come il libro, posso assicurarle che la serie tv originale (cioè, quella colombiana) merita... sia per la bravura degli attori, sia per la sceneggiatura dallo stesso Gustavo Bolivar. La cerchi su youtube... al momento, io guardo un'altra "El capo", sempre di Gustavo Bolivar, che è davvero notevole ma non saprei se esiste il libro e, sopratutto, se è possibile trovarlo
Sono molto felice del suo commento. Immaginavo ci fosse una gran differenza tra le due serie, dati gli attori italiani diffidavo moltissimo! Cercherò la serie colombiana su youtube, grazie!
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