Wassily Kandinsky - Sguardi sul passato


Ho comprato questo meraviglioso libro a Verona, dopo aver visto una stupenda mostra su Chagall, Kandinsky e Malevich. Se vi piace l'arte e amate Kandinsky, questo libricino è davvero carino e permette di capire un po' di più l'autore e le sue opere enigmatiche. Effettivamente senza guida avrei capito molto poco della mostra, e leggendo il libro si riesce a carpire l'essenza di questo pittore così affascinante e coloratissimo. Kandinsky parla a se stesso, si racconta, cerca di spiegare cosa l'ha colpito, cosa lo colpisce, dalla prima all'ultima volta. Il verde chiaro, il bianco, il rosso carminio, il nero, il giallo ocra i suoi colori preferiti, che appartenevano a oggetti del passato che può scorgere appena nella sua mente, ma che rivivono nelle sue tele. Il nero, il colore che l'ha conquistato in Italia, a Firenze, a Venezia, il giallo delle cassette delle lettere, l'azzurro dei tram, il rosso delle case e delle chiese. Le mostre a Mosca, i suoi pennelli, le spatole, le tele, il bianco avorio del legno "umido e dolce". L'arte in parole semplici, un po' simile a una religione, e l'uomo, simile a uno scarabeo, che "agita le mandibole con una muta angoscia, afferra il più lieve fuscello che gli si presenta, credendo di vedervi la sua salvezza". L'autore, il pittore, l'uomo, l'artista. Molto bello.

"nostra madre Mosca dalle pietre bianche e dalla cupole d'oro"






0 commenti:

Posta un commento

Delicious Save this on Delicious

Nota

Questo blog rappresenta una raccolta di opinioni personali e pertanto soggettive. Le foto delle copertine sono tutte tratte da web.