Suskind - Il Profumo



Questo libro mi ha abbagliata. L'ho cominciato, sono andata avanti a fatica a leggere la prima parte, ma dalla seconda in poi si è trasformato. L'autore è diventato incredibilmente profondo, quasi in lui vivessero simultaneamente due identità, quella descrittiva e quella interiore.

Questo Grenouille, l'uomo dall'olfatto eccezionale, nato senza odore, vi conquisterà.
Inquietante e tragico, forte e a volte leggermente eccessivo, appaga decisamente mente e cuore di incompresi ed infelici. Quanto un uomo possa sentirsi estraneo al Mondo, agli altri uomini, e possa seguire solo il suo istinto di sopravvivenza, la sola cosa che lo fa vivere, che lo spinge e sospinge a respirare a pieni polmoni ogni attimo che vive, che sogna, che spera. Grenouille non sogna, non spera. Vive, come è il suo destino fare, segue il suo naso e i profumi che lo avvolgono e lo dominano completamente, fino ad apprendere con profonda maestria l'arte della profumeria francese. E poi? Dopo che avrà creato il profumo perfetto, dopo che avrà seguito la sua via, il suo istinto, la sua profondità, cosa resterà? Una sola boccetta miracolosa e null'altro.

Scritto con arte, potrete apprezzarlo solamente se siete persone inquiete e profondissime. Il libro và letto e capito, và sentito. E Suskind è capacissimo, con parole semplici e forse banali, di arrivare al vostro cuore e farlo suo. Veramente bellissimo.

"il profumo ha una forza di persuasione più convincente delle parole, dell'apparenza, del sentimento e della volontà"
"non mirava a diventare ricco con la sua arte, non voleva neppure vivere della sua arte, se era possibile vivere diversamente. Voleva esternare ciò che aveva dentro di sè, nient'altro, il suo sè, che per lui valeva molto più di tutto quello che poteva offrire il mondo circostante"
"finora aveva sempre creduto che fosse il mondo in generale, da cui doveva fuggire. Ma non era il mondo, erano gli uomini. Con il mondo, gli sembrava, con il mondo deserto si poteva convivere"
"ora non evitava più soltanto le città, evitava anche i villaggi. Era come inebriato dall'aria che si diradava sempre più, sempre più lontana dagli uomini"
"sopportava soltanto la luce della luna. La luce della luna non conosceva colori e si limitava a disegnare debolmente i contorni del paesaggio. Ricopriva la campagna di un grigio sporco, e fermava la vita per una notte. Questo mondo come fuso nel piombo, in cui nulla si muoveva tranne il vento, che talvolta passava come un'ombra sui boschi grigi, e in cui nulla viveva se non gli aromi della nuda terra, era l'unico modo possibile per lui, poichè era simile al mondo della sua anima"
"così il suo naso lo portò in regioni del paese sempre più isolate, lo allontanò sempre più dagli esseri umani e sempre più lo spinse verso il polo magnetico della solitudine estrema"
"non c'era nulla, c'era soltanto la pace, la pace, se così si può dire, dell'olfatto"
"si era isolato dagli uomini soltanto per il proprio particolare piacere, soltanto per essere vicino a se stesso. Era immerso nella propria esistenza, non più distratta da altre cose, e lo trovava splendido. Giaceva nella tomba di roccia come il cadavere di se stesso, respirando appena, quel tanto da far battere il suo cuore...e tuttavia viveva in modo così intenso e sfrenato, come mai un uomo di mondo aveva vissuto nel mondo"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

bello il profumo, l'ho letto

Lisa ha detto...

A me questo libro è piaciuto tantissimo.. lo lessi prima che facessero il film, e la sua trama cosi particolare mi aveva colpita :) Il film è abbastanza fedele, anche se non ti lascia addosso quella strana indefinibile sensazione che il libro riesce a trasmettere!

Stia ha detto...

Il profumo mi ha sconvolto, impressionato, entusiasmato, preso, sbattuto in giro e rimesso giù.
Una babele di sensazioni.
Grande veramente, non dico altro.

Posta un commento

Delicious Save this on Delicious

Nota

Questo blog rappresenta una raccolta di opinioni personali e pertanto soggettive. Le foto delle copertine sono tutte tratte da web.