Mauro Corona - I fantasmi di pietra





Ho letto questo libro di Corona tutto d'un fiato. Devo dire il migliore dei suoi. L'argomento è sempre lo stesso, la tragedia del Vajont e quello che ha lasciato nei cuori di Erto e dintorni. Ma in questo libro si denota un Mauro fascinoso, maturo, cresciuto, evoluto rispetto ai libri precedenti. Prima di tutto ha impostato il libro come un cammino..attraverso le stagioni ripercorre strade e luoghi che hanno,una volta,fatto parte della vita. E allora ecco che la casa di quella vicina diventa poesia, e il bar di ritrovo del paese si rianima di ricordi mai dimenticati, facendo rivivere il passato nell'ormai perduto presente. E i ricordi diventano storia personale, nei racconti di quando era bambino e adolescente, e poi uomo, e poi ormai "vecchio". 







Il tutto contornato da frasi classiche dei suoi saldi principi morali, riguardanti l'uomo distruttore e la natura prorompente e sempre vincente. il linguaggio di Mauro è semplice, come la sua terra, parla ai boschi e agli animali, l'acqua e la montagna divetnano protagoniste indissolute di quello che è rimasto, un lungo sospirato e profondo silenzio. L'edizione è molto buona, non la solita economica. Il libro vale il suo prezzo, è davvero interessante e fa pensare. Lo consiglio per chi è dentro semplice ma profondo. Per chi ancora cerca quel silenzio che trova solo dentro di sè..per chi ama la natura selvaggia e la rispetta. Di Mauro mi ha molto parlato un'amica, che l'ha conosciuto. Lui è una persona stranissima, con questa barba oncolta, uno scultore pazzo ma bravissimo e un'alpinista di notevoli livelli. Ho anche un amico che ha scalato con lui. Entrambi mi hanno raccontato della sua profonda cultura (tenete presente che è cresciuto in un paese povero senza nulla..per cultura intendo evoluzione rispetto agli altri abitanti del suo paese..) e intelligenza, della sua totale moralità e rispetto per la sua terra, tanto amata e tanto maltrattata. La tragedia del Vajont ha infatti scosso una terra fragile ma forte, incapace di sopportare l'ingordigia umana. Lui dice che ora il paese e dintorni ritorna a vivere, perchè ci sono molti turisti e ragazzi di scuola che lo visitano..meno male, così ancora qualcuno viene a salutare questi 4 gatti. Devo sempre andare lassù, a vedere questo negozio (ne ho visto solo una VHS) di questo scultore famoso e semplice..spero di averne presto la possibilità.
Un bel libro, migliore degli altri.

" La povertà consolida gli affetti"
" rottamare è il verbo del terzo millennio"
" Il piacere della bontà si eredita "
" E' valore dei buoni non sottrarre ma concedere "
" il sarcasmo non merita risposte "
" Accanto a un albero si muore in pace "
" Non sempre le cose grandi si fanno notare "
" Gli stupidi lasciano l'odore dove passano "
" Solo ciò che è fuggitivo dura, cioè sarà il Tevere a durare, non i monumenti di Roma "

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Nota

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