Rafik Schami - La voce della notte

Un romanzo che desideravo leggere e mi è stato regalato da una persona speciale, dolce e delicato come lei, e al contempo una lettura leggera e di svago.
Rafik Schami avvolge con le sue storie da mille e una notte ambientate a Damasco, la città dove è nato e che gli è rimasta dentro, nonostante abbia trascorso la maggior parte della sua vita in Germania
Il protagonista è Salim, un vecchio cocchiere molto conosciuto a Damasco per la sua abilità nel raccontare storie, abilità che si fa magia agli occhi dei suoi ospiti, degli amici e dei conoscenti. Salim vive solo, ha perso la moglie e ora ha perduto anche la voce. La sua voce suadente, che incantava, che conquistava e lasciava tutti a bocca aperta. Salim è disperato, un uomo senza voce non può ascoltare, perché per poter ascoltare è necessario anche parlare. Così comincia l'avventura, in cui gli amici più stretti di Salim racconteranno ogni notte, uno alla volta, una loro storia, per rompere l'incantesimo che ha tolto al cocchiere la parola. 



E ogni storia profuma d'oriente, è una piccola perla preziosa ricca di saggezza, in cui si può respirare una terra sconosciuta, incuriosirsene e sognare, quasi come in una favola da mille e una notte. Salim ritroverà la sua voce, ma non grazie alle storie dei suoi amici, ma a quella di una donna, una donna speciale. 
Una scrittura semplice e non troppo ricercata, un libro da cui forse mi aspettavo di più data la fama dell'autore, ma che mi ha cullata in una specie di sogno, ricordandomi un po'  Le mille e una notte, un po' il cartone animato di Aladin della Walt Disney che guardavo in tv da bambina e un po' Steinbeck nel suo meraviglioso Pian della Tortilla. Certo, io sono una donna molto realista, sognare mi piace ma non troppo, e di certo se fosse stato un romanzo più lungo mi avrebbe annoiata, invece è un bel mix che scorre leggero senza strafare. Lo consiglio alle anime sognatrici dunque, a chi ama l'oriente, la sua terra e la sua gente, a chi vuole svagarsi e a chi vuole ricordare, tra le sue pagine, un romantico amore lontano, come per me è colui che me l'ha regalato. 


"Le sue parole hanno risvegliato il mio cuore, annunciò il principe. E qui, davanti a voi, chiedo Leila in sposa. Gli abitanti del villaggio fecero gran festa. Ma Leila alzò la sua mano lunga e sottile e disse: no, mio caro principe. Io ti ringrazio ma voglio essere libera, e vivere nel mondo. Nel tuo castello io mi sentirei prigioniera. Principe, io amo la vita, e la libertà! Gli abitanti del villaggio rimasero senza parole, convinti che Leila fosse pazza. Ma Leila realizzò il suo sogno, e andò in giro per il mondo. Dallo Yemen al deserto, arrivò fino a Baghdad, dove si innamorò di un uomo che guidava i treni. Leila rimase incinta, ma lei era un essere libero, come le gazzelle, e perfino poco prima di partorire continuava a girovagare e a raccogliere le sue storie. Il suo compagno non vedeva l'ora di diventare padre e sperò che Leila si fermasse accanto a lui. Quando le comunicò che non avrebbe più viaggiato, lei si mise a piangere, disperata. Quella stessa notte fuggì a Damasco, dove nacque sua figlia Fatima. E se un principe e un grande amore non erano riusciti a fermarla, ci riuscì invece la piccola Fatima. Per amor suo, infatti, Leila rimase a Damasco per ben diciotto anni. Ma un giorno Leila disse a sua figlia che doveva partire, e che da tanto tempo sognava di viaggiare in terre e paesi stranieri, per conoscere tante storie nuove. La figlia ammutolì. E Leila se ne andò, insieme a tutte le sue storie."

3 commenti:

Claudia ha detto...

hai mai letto Eva Luna Racconta? credo che ci starebbe bene anche quello!ciao!

loveandbooks ha detto...

Sai che non ho mai letto l'Allende anche se a casa ho tutti i suoi libri. Rimedierò!!

Lisa ha detto...

Eva luna è un libro stupendo... per me è il migliore dell'Allende, anche se la maggior parte delle persone preferisce La casa degli spiriti! cmq questo libro vorrei proprio leggerlo.. :)

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Nota

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