Marco Missiroli - Il buio addosso

Non mi ha colpita il giovane scrittore Missiroli con questo suo primo libro che leggo. L'ho trovato stantio e noioso, il finale si capisce fin dall'inizio e la sofferenza è raccontata più come un tema di scuola che entrando dentro i veri sentimenti della protagonista.
La storia è quella di una zoppa, una bambina che nasce con una gamba atrofica in un piccolo paese chiuso e bigotto, dove tutto deve essere perfetto e dove non c'è posto per gli storpi. La bambina è la figlia del sindaco di R. R punto (R.) è il nome che l'autore sceglie per il paese. Non ho ancora capito che significa R e ho trovato la cosa un po' fastidiosa! Cosa significa R.? Vorrei saperlo.



Per i bambini che nascono in qualche modo malati ma anche a chi si ammala è prevista la polvere dolce, cioè un veleno mortale, di modo che il paese rimanga puro e niente e nessuno lo possa rendere decadente. Il sindaco decide di non dare la polvere dolce a sua figlia, mettendosi contro tutto e tutti e cercando di far capire alla gente che lei è una bambina come tutte le altre.
La bambina cresce al chiuso, dentro la sua casa, in compagnia di un altro bambino, chiamato "matto". Desidera giocare con gli altri bambini che vede dalla finestra, vorrebbe avere una vita normale e non capisce perché a lei sia negata. Il padre decide di farla istruire da un maestro in casa, e già questo è sollevante. Ma non basta. Gli abitanti di R. sono accaniti contro la zoppa e il matto, non li vogliono, vorrebbero vederli morti e li disprezzano. Finché un giorno il sindaco cambia, il padre e la madre della bambina ormai cresciuta non possono più fare nulla, e la vita diventa davvero difficile.
Una crescita nel buio, un buio che ti senti addosso e di cui non riesci a liberarti, forse non te l'ha insegnato nessuno, forse non hai abbastanza forza, forse sei solo una piccola finestra debole e incapace sul mondo. Ma un giorno tutto cambia, perché il destino alla fine, insieme alla giustizia, riporteranno la pace in almeno un cuore.

Il romanzo non mi è purtroppo piaciuto, o almeno non mi ha lasciato granché. Il continuo riferirsi ai due protagonisti principali (la bambina e il bambino un po' fuori di testa) con il nome di "zoppa" e "matto" ha reso il libro poco poetico e forse troppo sprezzante. I sentimenti della ragazza potevano essere più approfonditi, anziché una semplice visione esterna delle cose, dei fatti, dei movimenti, senza alcun accenno di introspezione o sentimento più intimo. L'autore è comunque scorrevole e il libro si legge in fretta, anche se io ho fatto davvero molta fatica. La copertina mi è piaciuta molto più del romanzo!

"allora la canzone tacque finché il dolore rimase sulla pelle. Poi ricominciò"



Il buio addosso


Il buio addosso
Missiroli Marco
Guanda, 2007
€15,00

1 commenti:

bricioledime ha detto...

ciao, R. del paese...dovrebbe stare per Rimini... lui è originario di lì!

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Nota

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