Andrea De Carlo - Pura Vita


Ho sempre amato la scrittura poetica di De Carlo, la sua insistenza nel descrivere i moti d'animo, le conflittualità interiori, i rapporti con gli altri e le persone diverse da noi. Purtroppo Pura Vita mi ha delusa. Lo stile di De Carlo, inconfondibile e amabile, diventa ripetitivo a lungo nei suoi libri e in questo ancor di più. Un dialogo praticamente tra padre e figlia, due generazioni lontanissime seppur vicinissime, che non riescono a capirsi. Ancora un viaggio on the road in cui un padre prova ad avvicinarsi alla figlia, che appare distante e scostante. Alla fine i due saranno più uniti, più vicini? Si saranno almeno un po' capiti oppure ciò che li lega (e li legherà) sarà sempre l'affetto e il vincolo familiare? Non mi è piaciuto, e dopo questo ho smesso di leggere De Carlo. Purtroppo ho trovato il tentativo un po' patetico..e l'impressione che ho avuto è stata quella di un uomo non padre che tenta di descrivere la paternità come la vede una persona esterna, cioè come non la vive. Peccato.

"mi muovo di continuo perchè sono fermo nelle situazioni. Passo da un posto all'altro e da uno stare fermo all'altro"
"gli uomini vogliono attenzione per quello che fanno o che hanno, non per quello che sono. Le donne invece solo per quello che sono"
"è l'unicità che sta diventando rara"
"chiunque voglia qualcosa con tanta intensità, lo fa per compensare qualcos'altro che gli manca"
"alcuni difetti sono solo ombre di qualità"
"sentimenti senza parole"



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Nota

Questo blog rappresenta una raccolta di opinioni personali e pertanto soggettive. Le foto delle copertine sono tutte tratte da web.