Chi ha ucciso Michael Jackson?

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Premetto di non essere una fan di Michael Jackson ma di rispettarne il florido e meritatissimo splendore artistico. Premetto che non ho neanche capito chi abbia scritto questo libro, che nella copertina pare sia stato creato dallo staff di Top Secret (credo un noto programma tv di misteri condotto da Claudio Brachino? Potrei sbagliarmi e chiedo scusa, ma vivo degnamente anche senza televisione), che è comunque a cura di Gregoriana Labarile. Premetto di non sapere neanche perché ho acquistato questo libro... forse per il mio fanatismo da megalomane nel comprare tutti i libri che abbiano una copertina morbida e piacevole al tatto, che stiano comodamente dentro la mia borsa (che non è mai enorme, anzi), che costino poco (o almeno rispettino la magrezza del mio portafogli) e che, naturalmente, mi colpiscano a prima vista! Ecco perché forse ho comprato questo libro...



Il libro riporta, in capitoli molto scanditi, una cronaca generale riguardante la morte dell'artista, che ha suscitato da subito dubbi e perplessità. Come tutte le grandi star che continuano a vivere anche oltre la morte, Michael Jackson è rimasto e sempre rimmarrà nei cuori dei suoi fans e sempre farà parte della storia della musica pop. Il giallo della sua morte poteva quindi essere "prevedibile", e l'impronta del libro verge proprio su questo: il mistero di una morte ambigua, con testimonianze contrastanti, persone che non si trovano, debiti e problemi con alcol, farmaci e presunta pedofilia (mai dimostrata). Un uomo che arriva a 50 anni distrutto dalla difficile infanzia con un padre violento e brutale, catapultato in un mondo magico di successo, fama e denaro, che non ha mai dimenticato come il padre lo chiamasse "nasone" o come cercasse di non fargli mai perdere quel suo falsetto diventato un mito imbottendolo di farmaci ormonali perché la sua voce non cambiasse...
Un uomo eterno bambino, con il sogno di somigliare sempre più alla sua Diana Ross, con il desiderio di far divertire il più possibile i bambini terminali nel suo Neverland, il parco giochi costruito apposta per loro (e per lui). Un uomo che nasconde i suoi figli dietro a finti burka, che ha paura di ogni contaminazione batterica possibile, che vuole diventare bianco e che poi ci riesce. Un uomo che sposa la figlia di Elvis, Lisa Marie Presley, la cui unione, sempre difesa dalla donna, è stata severamente criticata dai media. Un uomo che muore misteriosamente nella sua casa di infarto, sottoposto a un massaggio cardiaco sul letto, con il comodino pieno di medicine, e la stanchezza devastante di tutta la sua vita addosso. Ma lui doveva, voleva, non poteva non farlo: terminare con il suo This is it, l'ultimo concerto della sua vita. Concerto che però non c'è mai stato. 

Il titolo è provocatorio: chi ha ucciso Michael Jackson? Deve essere per forza stato ucciso da qualcuno? No, le ipotesi sono generali, l'uccisione può essere anche stata data da un farmaco...

Le ultime pagine sono appendici di brevi biografie sulle morti, tutte molto discusse, dei più noti artisti del rock e del pop: Elvis Presley, morto di infarto nel suo bagno di Graceland; John Lennon, assassinato davanti agli occhi della moglie Yoko Ono da uno dei suoi fan ("non ero nessuno finché non ho ucciso il più grande qualcuno che esiste sulla terra"); Kurt Cobain, morto suicida ma forse ucciso da una pistola e una quantità di eroina in corpo da far rabbrividire; Jimi Hendrix, ufficialmente morto suicida a causa dei sonniferi e l'alcol; Jim Morrison, stroncato da un infarto all'interno di una vascada bagno in una camera d'albergo di Parigi (ma per tutti è ancora vivo e vegeto, e ha soltanto inscenato la sua morte); e infine Brian Jones, morto per presunto annegamento all'interno della piscina di casa sua nel Sussex. 

Il libro è sicuramente un piccolo spunto per l'approfondimento di vicende poco note o sconosciute ai dilettanti della musica rock e pop (come me), ma penso che non sia proprio uno di quei libri interessantissimi da comprare né per chi ama il genere né per i fan di Michael Jackson, che ne potrebbero rimanere delusi. Anche se, quando si è fan sfegatati, di solito non si riesce proprio a farsi scappare via nulla...

     


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Nota

Questo blog rappresenta una raccolta di opinioni personali e pertanto soggettive. Le foto delle copertine sono tutte tratte da web.