Joe R. Lansdale - L'ultima caccia
Lansdale è uno scrittore sorprendente. Riesce a passare dall'avventura, al romanzo, al pulp, all'horror, al giallo senza battere ciglio. Ma in ogni genere lascia la sua impronta, rendendo inequivocabile la lettura.
Questo romanzo di formazione e di avventura, vede come protagonista un ragazzino di 14 anni che sta diventando adulto e l'atmosfera di un altro famoso romanzo di Lansdale: In fondo alla palude. La palude è sempre quella, il ragazzino vive con la sua famiglia in una terra poco battuta, lontano dalla città, dalla scuola, dalla vita comune. Siamo però nel 1933, nel Texas affranto dalla Grande Depressione e Richard è soltanto un ragazzo, un ragazzo come tanti che sogna di diventare uno scrittore.
Richard è consapevole del fatto che da grande invece dovrà fare il mestiere del padre e lavorare nei campi, quelle sono da sempre le loro terre, ma come tutti a quell'età (e anche dopo) sogna e continua a farlo. Finché qualcos'altro non catturerà la sua attenzione: il Vecchio Satana, un cinghiale selvatico di enormi dimensioni e quasi leggendario, che miete vittime tra animali e persone terrorizzando da anni gli abitanti.
Richard, dopo un attacco del cinghiale alla sua casa, capisce che deve catturarlo, ne è quasi ossessionato, e per lui quella con il Vecchio Satana diventa una sfida irrinunciabile, che lo porterà a una svolta di crescita.
In compagnia del suo amico Abraham, un coetaneo nero, si avventura nel bosco, con la ferma intenzione di catturare e uccidere il cinghiale e portare così la pace nella sua terra.
Un romanzo di formazione che può essere letto anche dai ragazzi, perché la crudeltà è talmente umana che appare quasi impercettibile, e la sfida diventa un attenuante per la propria e l'altrui salvezza.
Ancora temi cari all'autore: il Texas, le paludi, il sogno, l'integrazione razziale, la scrittura, la crescita.
Non di sicuro uno dei migliori romanzi di Lansdale, ma è un Lansdale compatto, presente al 100%: chi ama questo autore, lo apprezzerà.
2 commenti:
Di Lansdale ho letto (e molto apprezzato) solo LA SOTTILE LINEA SCURA, considerato il più atipico dei suoi romanzi (anche quello di formazione, con protagonista un ragazzino).
Questo me lo segno. Grazie! :)
ce l'ho nello scaffale dei libri ancora da leggere!
Posta un commento