Molto forte, incredibilmente vicino - J. S. Foer
Ero già stata colpita da "Ogni cosa è illuminata" di Foer, questo affascinante scrittore nato a Washington e newyorkese d'adozione..che quando ho visto questo libro, nonostante il prezzo, mi sono fatta un bel regalo. Naturalmente ho colto nel segno, anzi, ha colto, perchè Jonathan Safran Foer è uno scrittore straordinario.
La storia è quella di un ragazzino che a 9 anni beve già caffè americano. Un bambino solo, che vive nell'adorazione del papà, riferimento e idolo di intelligenza e virtù. Un bambino non comune, dotato e brillante, ma per questo visto come "strano", cosa piuttosto normale oggigiorno.
Un bambino che perde il papà nell'attentato delle Torri Gemelle dell'11 settembre.
Una storia che già comincia in modo toccante, continua incuriosendo, e termina un pò malinconica, come d'altronde tutti i racconti di Foer. Questo bambino un giorno, tra le cose del suo papà, troverà una chiave con scritto "Black". Deciderà allora, da solo, di suonare alle porte di tutti i Black della città per scoprire qualche indizio, qualche cosa..per aiutarlo a capire perchè il suo papà, proprio il suo papà, che quel giorno non doveva neanche essere là..sia morto. Una scoperta che è un pò un gioco, come se il padre avesse voluto, anche da morto, farlo partecipe delle cacce al tesoro che solitamente facevano al Central Park. Tra varie peripezie, baci rubati, panorami spettacolari, amori nati per caso, e un compagno d'eccezione (un Mr Black 70 enne improvvisato), il bambino riuscirà nel suo intento, restando però, deluso.
Parallela è la storia della nonna (la mamma del padre), che racconta dei suoi anni da ragazza, della guerra, della sua storia con suo nonno..triste, angosciante, ma profondissima, una di quelle storie che rendono la vita totalmente piena. Un nonno che, nonostante le sue sofferenze, torna proprio alla ricerca del figlio morto, e che conoscerà il nipote, diventando così, il suo "nuovo amico" e compagno di scoperte. Il figlio che lui non ha mai (purtroppo) avuto.
Che dire, leggetelo! Un libro che è veramente scritto con il cuore, con riferimenti letterari alti, semplice e scorrevole, piacevole. Se vi è piaciuto "Ogni cosa è illuminata" vi consiglio sicuramente questo libro, se vi è piaciuto poco invece, ve lo consiglio ugualmente, perchè privo delle parti prolisse di storia presenti nell'altro. Sicuramente non ve ne pentirete!
"il senso dei miei pensieri cominciava a fluttuare via da me, come foglie che cadono da un albero nel fiume, e io ero l'albero e il mondo era il fiume"
"il cuore mi và in pezzi, certo, in ogni momento di ogni giorno, in più pezzi di quanti compongano il mio cuore, la distanza che si è incuneata tra me e la mia felicità non era il mondo, non erano le bombe o le case in fiamme, ero io, il mio pensiero, l'ignoranza è forse una benedizione, non lo so, ma a pensare si soffre tanto. E ditemi, a cosa mi è servito pensare, in che grandioso luogo mi ha condotto il pensiero? Io penso, penso, penso, pensando sono uscito dalla felicità un milione di volte e mai una volta che vi sia entrato"
"so di non essere l'unico malato di questa malattia, sentite i vecchi in strada, alcuni gemono - io, io, io - ma si aggrappano, alcuni, alla loro ultima parola, dicono - io - perchè sono disperati, non è un lamento ma una preghiera"
"solo qualcuno che non è mai stato un animale può mettere un cartello che dice di non dare loro da mangiare"
"..ridemmo, ridemmo insieme e da soli, a squarciagola e in silenzio, eravamo decisi a ignorare qualunque cosa andasse ignorata, decisi a costruire un nuovo mondo dal nulla, se nulla si poteva salvare nel nostro mondo, fu uno dei giorni più belli della mia vita, un giorno in cui vissi la mia vita e non pensai affatto alla mia vita"
"spero che un giorno vivrai l'esperienza di fare qualcosa che non capisci per qualcuno a cui vuoi bene"
"è la tragedia di amare, non si può amare niente più di quello che ci manca"
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